Maria è il Trono
della Divina Grazia stabilito da Dio sulla misericordia, per tal motivo molti
la invocano come Madre di Misericordia e come il Signore è pieno di pietà, così
è anche la nostra Signora e, come il Figlio, così anche la Madre non sa negare
la sua misericordia a chi la invoca.
Perciò l’abate
Guerrico fa parlare così Gesù a sua Madre:
“Madre mia, in
te collocherò la sede del mio trono, per mezzo tuo farò le grazie che mi si
chiedono. Hai dato a me l’essere umano, io darò a te l’essere di Dio, ti
comunicherò l’onnipotenza affinché tu possa aiutare e salvare chi vuoi”.
Gesù Cristo
esaudisce tutte le domande di Maria anche quasi per soddisfare all’obbligo che
ha verso la Madre, per avergli dato, con il suo consenso, l’essere umano.
“Rallegrati, dunque,
o Maria, che hai la gioia di avere per debitore quel Figlio che a tutti dà e
niente riceve da nessuno. Tutti noi siamo debitori a Dio di quanto abbiamo,
poiché tutto è suo dono; ma per te Dio stesso ha voluto farsi debitore,
prendendo da te la carne e facendosi uomo”.
“La Vergine ha
meritato di dare la carne al Verbo divino e di preparare così il prezzo della
nostra redenzione, affinché noi fossimo liberati dalla morte eterna, perciò
ella è più potente di tutti nell’aiutarci a conseguire la salvezza eterna”.
“Il Figlio
gradisce di essere pregato da sua Madre, perché vuole accordarle tutto ciò che
egli accorda per riguardo a lei, e così ricompensare la grazia che ella gli
rese rivestendolo della nostra carne”.
Tu, Vergine
Madre di Dio, sei il Principio, il Mezzo e la Fine della nostra felicità.
Il “Principio”
perché ci ottieni il perdono dei nostri peccati; “Mezzo”, perché ci ottieni la
perseveranza nella grazia divina; “Fine”, perché alla fine ci ottieni il
Paradiso.
Sia sempre
lodata la bontà infinita del nostro Dio che ha costituito in cielo per nostra
Madre e avvocata Maria, rendendola in tutto simile ad un ponte di salvezza, per
cui facendoci passare sopra le acque di questo mondo, possiamo giungere al
porto tranquillo del Paradiso.
Per questo tutti in coro, festanti, ti lodiamo dicendo:
“Ave, stella del
Mare. Ave, città santa di Dio. Madre Nostra Dolcissima e Madre di Gesù Cristo.”
Così hai detto: Io sono la Madre del bell’amore, chi trova
me trova la vita ed ottiene il favore del Signore.
Ti salutiamo
così, Madre nostra dolcissima:
“O Madre di Dio,
se io metto la mia fiducia in te, sarò salvo. Se io sono sotto la tua
protezione, non ho nulla da temere, perché essere tuo devoto è avere armi
sicure di salvezza, che Dio concede solamente a coloro che vuole salvi”.

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