giovedì 21 novembre 2013

Stava Maria in piedi a contemplar la croce...




Stava Maria in piedi a contemplar la croce

quando Gesù emise un grido atroce

 
Tu che mi nutristi al seno e posto nel giaciglio

che ne hanno fatto, Madre, ora di tuo Figlio?

 
Ancor percorri, con vivida memoria,

i passi svelti della nostra storia?

 
Dicevi che senza Dio non si possiede nulla

e così mi istruivi già dentro la mia culla!

Tu hai cucito la mia veste e

ricamato l’orlo del mantello e

Dio t’ha resa Madre dell’Agnello!

 
Osserva il mio corpo martoriato

ho preso su di me tutto il peccato!

Ora che grande come il mare è Madre il tuo dolore

giacché una spada t’ha trafitto il cuore!

 
La donna lo ascoltava nel silenzio meditando

mentre si abbandonava all’agonia e al pianto

 
Come un fascetto di mirto ti ho tenuto stretto sul mio seno,

con gioia ti ho dato al mondo,

Gesù Nazareno!

 
L’angelo mi rivelò saresti divenuto segno di contraddizione

E che t’avrebbero incoronato

Con corona di tribolazione

 
O chiodi! O piaghe! O Spine! O croce benedetta!

Siate testimoni che non v’è vendetta!

 
O fiato del mio fiato! Cuore del mio cuore!

Adesso vedo come un Dio muore!

 
Egli non disdegna né maledice alcuno,

nessun carnefice, nessun tribuno,

ma mentre la sua anima inesorabilmente langue

Egli versa il suo prezioso sangue

 
Il Cristo chinò il capo e guardò sua Mamma

che stava ai piedi della Croce

come lucente fiamma

 
E, prima di spirare, per non arrecarLe pena,

Le consegnò Giovanni con la Maddalena

 

Le disse:

_ “Come vite hai dato frutto di soave odore,

Madre delle genti e del Salvatore!”

                                                (Giuseppe Contrino)

                                                                           

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